domenica 25 maggio 2014

Nuoto 24/05/2014


1 x 1000 L2/L3
1 x 500 pull buoy L3/L4
1 x 500 L2/L3
1 x 200 L1
1 x 100 cd

Totale 2300mt

Livelli:
  • L1 = bassa intensità, essere in grado di "chiaccherare" senza problemi
  • L2 = intensità moderata, essere in grado di pronunciare correttamente frasi brevi
  • L3 = intensità media, essere in grado di pronunciare correttamente poche parole
  • L4 = intensità alta, impossibile parlare correttamente
  • L5 = intensità massima, lavoro fuori soglia senza risparmiare nulla e silenzio assoluto
Have a good training!

venerdì 23 maggio 2014

Nuoto 21/05/2014


1 x 400 wu
1 x 500 pull buoy L2/L3
5 x 100 R 15" L3
10 x 50 R10" L4
1 x 200 cd

Totale 2100 mt

Livelli:
  • L1 = bassa intensità, essere in grado di "chiaccherare" senza problemi
  • L2 = intensità moderata, essere in grado di pronunciare correttamente frasi brevi
  • L3 = intensità media, essere in grado di pronunciare correttamente poche parole
  • L4 = intensità alta, impossibile parlare correttamente
  • L5 = intensità massima, lavoro fuori soglia senza risparmiare nulla e silenzio assoluto
Have a good training!

mercoledì 21 maggio 2014

Dirty triathlon, la cruda verità

C'è poco da raccontarsi e da raccontare balle, porca miseria, il Triathlon non mente. 
Non esiste il goal fatto di culo perché dall'altra parte c'è un portiere impedito e distratto, non c'è una palla che, anche con un lancio maldestro, per qualche ragione da x-file, scivola in un canestro. 
Non c'è dea bendata che tenga, anzi, semmai c'è la sfiga che ci vede benissimo e che ti fa forare a 10km dalla fine della sezione in bici dopo che sei riuscito a fare 80km a cannone. 
Non ci sono avversari con cui fare a botte o arbitri da cornificare e, anche se sei facoltoso, non hai un cazzo di nessuno da corrompere o comprare per la tua vittoria.
Il Triathlon ė bastardo come un Amico vero che ha un master in psicologia e con un cronometro inchiodato nella mano, che ti sbatte in faccia chi sei veramente, quali sono i tuoi limiti, le tue paure e che ti ricorda spesso dove sta il confine tra ciò che vorresti fare e ciò che puoi fare.
E proprio come fai con un Vero Amico, anche se sai che è uno di quelli che ti ci manda senza troppi complimenti, ti rivolgi a lui quando sei affranto e hai bisogno di sfogarti, quando sei solo e decidi di uscire a correre sotto la pioggia e, sopratutto, quando ti vuoi divertire veramente!
C'è una condizione basilare che regola il rapporto di Amicizia, è la solita, niente di complicato: la sincerità.
Non stare ad inventare balle per trasformarle in scuse per quello che non riesci a fare, lo sporco Triathlon ti conosce meglio di quanto immagini, lo sa che stai mentendo e la sua reazione è naturale, ti urla di mollare e di andare affanculo. 
Se vuoi, puoi provare a litigarci, per darti un'idea del risultato che potrai ottenere, ora, prendi in mano un cronometro e inizia a discuterci magari animatamente, ecco, l'unico risultato che otterrai sarà quello di sentirti un demente.
Il Triathlon è fantastico e ti fa combattere con l'unico nemico a cui, se sei sano di mente, non faresti mai veramente del male: te stesso.

Triathlon = nuoto + bici + corsa
Triathleta = preparazione fisica + forza mentale + competenza tecnica

Grazie Triathlon, mi stai facendo capire più cose tu in sei mesi di quante pensavo di averne capite in 42 anni.

La persistenza del Triathleta - Gius Vatrì


giovedì 15 maggio 2014

Il mio primo Triathlon, la prima gara della mia vita!

Beh, da qualche parte si "doveva" pur iniziare no?!?
Non ho mai fatto gare in vita mia, si dai, qualche partitella del caspita a pallavolo, una volta, in quinta elementare ho persino disputato una partita di calcio come difensore (adesso ricordo anche meglio perché odio così tanto il calcio...), comunque, senza mai mettermi in gioco seriamente nello sport.
Ed eccomi li, un po' incredulo e magari anche smarrito, sulla spiaggia di Andora insieme alla mia famiglia e ad altri circa 950 Guerrieri tra cui quelli più determinati: quelli del Varese Triathlon!  
Rewind. Ad una settimana dalla mia prima gara.
Sono in uno stato d'ansia quasi incontrollabile ed in più si aggiunge l'ansia per il fatto che non riesco a gestire l'ansia! Penso solo ed unicamente sempre alla gara e vengo travolto da una valanga di dubbi e di domande di qualsiasi tipo e senza limite all'assurdo: "sono pronto?", "che cazzo sto facendo?", "non ho le scarpe giuste per la bici", "se mi scappa la cacca?", "come faccio a correre con la gamba in queste condizioni?" e via così, mi angoscio ininterrottamente per 4/5 giorni suonati. 
Mi vedevo scappare miseramente dalla spiaggia inventando a me stesso qualche scusa del cazzo giusto per dare la motivazione ad un gesto stupido e codardo.
E poi, Click!! 
Come un automa comincio a ripetere a me stesso: "Respira, pensa a ciò che stai facendo e a ciò che devi fare, proiettati in avanti sulle fasi della gara fino a passare sotto al traguardo, sono 7 messi che ti fai il culo, che vivi in piscina e puzzi sempre di cloro, che riempi bacinelle di sudore sopra i rulli guardando i video di Kona o di Scanno, che ti devasti, per l'ennesima volta, correndo come un pazzo in pista sotto la neve; non puoi mollare, non devi mollare, non esiste alcun motivo per mollare!!!"
Click.
È stato come se qualcuno avesse d'improvviso girato letteralmente un interruttore. L'ansia, le paure, i dubbi si sono uniti trasformandosi in un macigno di consapevolezza e di determinazione. Io arriverò alla fine. 
Non importa quando, non importa come ma io arriverò alla fine. 
Dal giorno prima della gara, divento di una tranquillità disarmante che nemmeno io so spiegare, tranquillità che rimane e mi accompagna sempre (forse un po' troppo, ora mi rendo conto che mettersi a chiacchierare con gli altri "avversari" durante la fase in bici non è stato proprio un atteggiamento competitivo ma  d'altronde, ero talmente sereno...).
Ed eccomi li, con calma preparo tutto quello che devo preparare con la meticolosità di un chirurgo. Dispongo, secondo gli "studi" fatti a casa, il materiale in zona cambio, indosso con calma la muta, insomma, seguo alla perfezione tutto il mio rituale pre-gara che avevo immaginato e pianificato. 
Parto in quinta batteria, cammino sulla spiaggia e sono in posizione centrale rispetto al gruppone di circa 150
triathleti, ed ecco il suono del via, mi fiondo in acqua e dopo un po' di bracciate mi rendo conto che ci sono, che sto nuotando, quando supero altri atleti mi chiedo se sono veramente io, mi sembra di volare sull'acqua. Passo sotto (letteralmente...) alla prima boa e poi alla seconda, tutto bene, poi, a circa 150 metri dalla spiaggia, inizio ad avere problemi di respirazione, faccio talmente fatica a respirare che sono costretto a fare qualche metro a rana e mi assale quasi una crisi di panico che per un attimo mi fa pensare di dover chiamare i soccorsi ma la mente è molto più forte del fisico; in quel momento mi tornano in mente tutti i consigli del Coach Silio e le cose imparate durante i corsi per i brevetti sub. 
Una frase in particolare mi rimbomba nella testa: "è proprio quando siete stanchi che dovete pensare alla tecnica".  
Rincomincio a nuotare, faccio qualche bracciata in "nuoto di avvicinamento" con la testa completamente fuori dall'acqua e poi, giù, ancora a testa bassa fino alla riva. Esco convinto dall'acqua e devo dire che l'aver fatto
le prove di "svestizione" della muta e di T1 in casa sono servite a qualcosa, con decisione mi levo la muta e in una manciata di secondi sono sulla bici.
Parto bene, però sento le gambe un po' di legno, azz..., l'aver provato il percorso a cannone il giorno prima è stato un errore! Verso il settimo km, la mia tranquilla chiacchierata con un altro triathleta, viene interrotta dal "Vai Giuss" di alcuni miei compagni Guerrieri che mi ricordano che sto facendo una gara e anche se le gambe sono un po riluttanti, saluto il mio nuovo amico e mi rimetto a pedalare con un po' di vigore. 
Anche se un po' stanco, o meglio, legnoso, arrivo bene alla T2, mi cambio tranquillo e veloce nel contempo e parto per la sezione per me più dura, la corsa.
Subito dopo i primi 500mt la tibia destra mi urla che il mio fisioterapista mi ha "suggerito" di non correre e devo dire che "l'urlo" è bello forte. Malgrado il dolore assurdo ci metta tutto l'impegno per farmi incazzare, corro sempre con un sorriso euforico stampato in faccia per tutti e 5 i km. Soffro in silenzio, sorridendo, mentre mi torna in mente una frase di un altro Guerriero del VaTri: "non esiste che non finisco una gara, anche solo su una gamba ma arrivo alla fine". Insomma, nel triathlon il "DNF" è molto più umiliante dell'ultimo posto possibile!
Finalmente sotto al traguardo, non ci credo, sono sinceramente felice e sto davvero bene. Saluto e abbraccio i miei compagni e subito vengo raggiunto dalla mia famiglia, abbraccio i miei figli, è finita, tutta la tensione, la fatica e il dolore ora sono un esplosione di colori e di felicità, ho finito la mia prima gara a 42 anni, il mio primo triathlon.
È stato bello combattere questa battaglia con altri 29 Guerrieri, grazie per tutto al Varese Triathlon e grazie  alla mi famiglia per l'enorme comprensione e pazienza!
Ora ho voglia di nuove sfide e anche se non potrò correre per un bel pezzo, per tutto il resto mi allenerò con ancora più determinazione. Il viaggio è solo all'inizio.

Errori che ho commesso prima e durante la gara:
1) partire con una tranquillità eccessiva che mi ha portato ad avere forse un troppo scarso spirito competitivo.
2)  aver provato quasi a ritmo gara il percorso bike il giorno prima, non sono riuscito a recuperare e sono partito con le gambe "segate".
3)  aver perso la concentrazione e la lucidità durante gli ultimi 150/200 mt della sezione di nuoto. Sono stato presto dal panico, la mia mente mi stava per bloccare, la stessa mente che subito dopo mi ha ridato voglia e determinazione. Il timone ce l'hai in mano tu, dipende solo da che parte lo giri!
4)  aver preso un po' alla leggera la fase bike, ma va bene così.

Ora voglio solo curare e guarire la mia maledetta periostite e tornare a correre quanto prima, nel frattempo, cercherò di migliorare la resistenza e la tecnica nel nuoto e la resistenza e potenza in bici in modo da essere pronto per le 2 sfide che mi hanno spinto e motivato verso il triathlon.


mercoledì 7 maggio 2014

Nuoto 22/04/14


20 x 50 L1/L2
20 x 50 pull buoy L1/L2
10 x 50 L1/L2
10 x 50 pull buoy L1/L2

Totale 3000mt

Livelli:
  • L1 = bassa intensità, essere in grado di "chiaccherare" senza problemi
  • L2 = intensità moderata, essere in grado di pronunciare correttamente frasi brevi
  • L3 = intensità media, essere in grado di pronunciare correttamente poche parole
  • L4 = intensità alta, impossibile parlare correttamente
  • L5 = intensità massima, lavoro fuori soglia senza risparmiare nulla e silenzio assoluto
Have a good training!

Nuoto 07/05/2014


1 x 400 Warm up
1 x 800 pull buoy L2/L3
8 x 50 a 70" max 
4 x 100 pull buoy R 15" L3/L4
12 x 25 cool down

Livelli:
  • L1 = bassa intensità, essere in grado di "chiaccherare" senza problemi
  • L2 = intensità moderata, essere in grado di pronunciare correttamente frasi brevi
  • L3 = intensità media, essere in grado di pronunciare correttamente poche parole
  • L4 = intensità alta, impossibile parlare correttamente
  • L5 = intensità massima, lavoro fuori soglia senza risparmiare nulla e silenzio assoluto
Have a good training!