giovedì 16 aprile 2015

L'ago della bilancia

Mai mollare! Sono due semplici parole, niente di particolarmente significativo finché non sorge in te Il Dubbio. Tra gli atleti di endurance di qualsiasi disciplina, probabilmente, sono le due parole ripetute con la maggior frequenza e poi, e poi ci sono le frasi super motivazionali del tipo, prima di tutte, "Impossible is nothing" e poi "Se i tuoi sogni non ti spaventano, non sono sufficientemente grandi" e tante altre ancora (i Triathleti ne hanno un repertorio particolarmente nutrito..) ma ce n'è una che più di tutte questa sera, che ho veramente i coglioni girati, mi colpisce più di tutte: "Guarda nello specchio, quello è il tuo avversario". La tentazione di mandarlo affanculo questo avversario allo specchio e di girarmi dall'altra parte per non vederlo più è forte; è tanta la voglia di cercare e di trovare uno specchio dove l'immagine riflessa sia amichevole e non debba avere necessariamente e perennemente lo sguardo incazzato e duro che tenta, con tutte le sue forze, di guardare oltre a ciò che vede. 
In mezzo, tra ciò che sono e ciò che faccio, tra i sacrifici, le fatiche, il tempo sottratto alla famiglia e a chi vorrei essere e a ciò che vorrei fare, c'è un fulcro naturale e semplice: le mie gambe.
Preferirei combattere con una sessione di allenamento di sei ore sui rulli in un locale completamente chiuso e senza acqua piuttosto che trovarmi, come ora, nella condizione di pensare oggettivamente e con raziocinio su quanto sia il caso di continuare. 
Proviamo con la croce di eisenhower, facciamo una bella analisi swot, sono bravino in queste cose...dunque...mumble mumble...vediamo un po', punti di forza, punti di debolezza, minacce, opportunità e via, riempiamo delle caselle per cercar di capire e di arrivare a un dunque...cazzo, la casella dei punti di forza mi piace! Solo il fatto che fino ad un anno fa facevo a mala pena due vasche e oggi sono ad una media di 6km a nuoto a settimana, mi gasa di brutto. Riempio per benino tutte le caselline e alla fine, in sostanza, mentre nelle caselle forza e opportunità ci sono tante belle cosine, nella casella dei punti di debolezza e delle minacce c'è solo una parola "Gambe" e "Infortuni"...beh, cosa vuoi che sia, uff, figurati.
Ti prepari come un somaro per affrontare le tue competizioni pianificate e pagate e poi , crack, ancora, no basta cazzo, basta tecar, fisioterapia, dolori assurdi, basta.
Non è solo l'ennesimo infortunio, lo so da me che passerà e non è la speranza a dirmelo, sono le conseguenze che mi hanno fracassato le palle, tre anni di fisioterapia praticamente continua con due periostiti e adesso salcazzo cosa è successo. Basta per favore! Basta rinunce del cazzo, basta stare attento a cosa mangiare a non fumare, pesarsi ogni mattina, ecc., ecc., ecc., basta dai, non funziona più.
E penso, che bello, alla domenica mattina potrei portare i miei figli al parco invece che spaccarmi il sedere su un ferro da stiro chiamato sella, al mercoledì sera potrei andare al cinema con la famiglia a vedere qualche minkiata di film e ad ingozzarmi di pop corn e coca cola, magari riuscirei persino a mangiare una pizza e ad accendermi una sigaretta senza sentirmi in colpa come se avessi rubato un gelato ai miei bimbi, fantastico, si dai, basta, chiudiamola qui.
Trovare la forza per continuare o usare l'intelligenza per fermarsi? Se è vero che i muscoli sono comandati dal cervello, la risposta è logica: fermarsi.
Quindi, la decisione è presa, mi sento meglio e posso andare a dormire sereno, anche perché domani dovrei avere 78 minuti sui rulli con la trazione elastica e magari, in pausa pranzo vado nella vasca da 50mt.
Un giorno forse capirò o magari qualcuno mi spiegherà il principio scientifico del masochismo...nel frattempo mi alleno.